{"id":3114,"date":"2016-01-17T09:54:27","date_gmt":"2016-01-17T09:54:27","guid":{"rendered":"http:\/\/dev.wequp.com\/overlap\/?page_id=3114"},"modified":"2019-08-14T09:07:56","modified_gmt":"2019-08-14T09:07:56","slug":"l-umbria","status":"publish","type":"page","link":"https:\/\/www.umbriatopwines.it\/it\/l-umbria\/","title":{"rendered":"L’Umbria"},"content":{"rendered":"

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Amelia<\/span><\/h2>\n

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Cittadina di antichissime origini arroccata su uno sperone fortificato naturalmente, Amelia deve il suo antico nome -Ameria- ad un leggendario fondatore, il re Ameroe. Secondo Catone il Censore la prima comunit\u00e0 si stanzi\u00f2 intorno al 1134 a.C., quattro secoli prima della fondazione di Roma.
\nDurante la dominazione romana Amelia godette di un periodo di magnificenza come dimostrano i resti di terme e le Cisterne romane e altri numerosi reperti esposti nel Museo Archeologico e la Pinacoteca Comunale presso l\u2019ex collegio Boccarini. Oggi Amelia vanta numerose testimonianze del suo passato: oltre alla cinta muraria, che costituisce il monumento pi\u00f9 importante, da visitare anche l’interessante centro storico, che si estende per circa 20 ha con le sue stratificazioni, i numerosi palazzi rinascimentali, le chiese, resti di mosaici e terme.<\/p>\n

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Cittadina di antichissime origini arroccata su uno sperone fortificato naturalmente, Amelia deve il suo antico nome -Ameria- ad un leggendario fondatore, il re Ameroe.
\nSecondo Catone il Censore la prima comunit\u00e0 si stanzi\u00f2 intorno al 1134 a.C., quattro secoli prima della fondazione di Roma.
\nDurante la dominazione romana Amelia godette di un periodo di magnificenza come dimostrano i resti di terme e le Cisterne romane e altri numerosi reperti esposti nel Museo Archeologico e la Pinacoteca Comunale presso l\u2019ex collegio Boccarini.
\nOggi Amelia vanta numerose testimonianze del suo passato: oltre alla cinta muraria, che costituisce il monumento pi\u00f9 importante, da visitare anche l’interessante centro storico, che si estende per circa 20 ha con le sue stratificazioni, i numerosi palazzi rinascimentali, le chiese, resti di mosaici e terme.<\/p>\n

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Assisi<\/span><\/h2>\n

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Assisi si allunga sulle pendici del Monte Subasio, al di sopra della pianura in cui scorrono il Topino e il Chiascio. Bench\u00e9 possa vantare un’origine di epoca romana, l’attuale aspetto di Assisi, tanto degli edifici quanto del tessuto urbano, \u00e8 stato sicuramente determinato dallo sviluppo medioevale.
\nOltre agli edifici di culto di cos\u00ec grande importanza da non poter essere considerati suo patrimonio esclusivo, come la Basilica di San Francesco, \u00e8 possibile ammirare anche la Basilica di Santa Chiara e la Chiesa di San Pietro; la prima eretta in forme gotiche fra il 1257 e il 1265, la seconda di poco pi\u00f9 antica, decorata da un elegante portale mediano e tre rosoni. Il Duomo, dedicato al patrono San Rufino, mantiene inalterata una splendida facciata con sculture e rilievi; l’interno, invece, ha subito nei secoli interventi di ricostruzione che ne hanno stravolto l’impianto originario del XIII secolo.<\/p>\n

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Bevagna<\/span><\/h2>\n

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Nel pieno centro dell’Umbria, di probabile origine etrusca, Bevagna \u00e8 contemporanea di Roma (allora era chiamata Mevania, probabilmente dal nome di un nobile etrusco locale). E di tracce dell’antica Roma a Bevagna ce ne sono ancora molte. Oltre alla struttura generale della citt\u00e0, che si \u00e8 sviluppata intorno al cardo e al decumano dell’antico insediamento, restano tuttora le terme romane, decorate con splendidi mosaici, un anfiteatro, su quale sono state costruite case medievali, una colonna che fa bella mostra di s\u00e8 al centro della piazza principale e alcuni resti architettonici nelle chiese cittadine. Un tempo Bevagna era nota per la produzione di tele pregiate, dette appunto “bevagne”. Oggi, \u00e8 famosa per la rievocazione medievale del Mercato delle Gaite, che si svolge ogni anno in giugno e attira moltissimi turisti italiani e stranieri.<\/p>\n

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Montefalco<\/span><\/h2>\n

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Abitata in tempi remoti da popolazioni Umbro-Falische, Montefalco sub\u00ec probabilmente influssi etruschi.
\nDurante la dominazione Romana, questi vi costruirono molte ville patrizie, delle quali rimangono i toponimi come Camiano, Rignano, Cortignano, Vecciano, che derivano dai nomi delle famiglie patrizie. Al disfacimento dell’Impero Romano, sui resti di ville e fattorie romane sorsero insediamenti che in seguito furono fortificati dai Longobardi.
\nUno di questi fu proprio Montefalco, con il nome di Coccorone, nome probabilmente derivato da quello dal senatore romano Marco Curione. L’abitato di Coccorone fu libero comune prima met\u00e0 del XII secolo, ma nel 1177, Federico Barbarossa la volle sottomessa a Foligno.
\nA Montefalco esiste un originale \u201citinerario urbano\u201d del vino, un piccolo vigneto collezione, che porta alla scoperta di rare ed antiche vigne di Sagrantino, per valorizzare lo stretto legame tra il simbolo sacro della vite e la civilt\u00e0 rurale.<\/p>\n

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Castiglione del Lago<\/span><\/h2>\n

[\/vc_column_text][vc_column_text]Castiglione del Lago si trova in una zona di confine a lungo contesa, prima tra gli\u00a0Etruschi<\/a><\/u>\u00a0ed i\u00a0Romani<\/a><\/u>, in seguito tra le cittadine toscane e Perugia. Fondata dai romani col nome di\u00a0Novum Clusium<\/a><\/em>\u00a0(Nuova Chiusi), sorge su di una penisola che in epoca antica costituiva la quarta isola del lago Trasimeno. Nella struttura urbanistica del borgo antico \u00e8 facilmente riscontrabile, nelle tre strade parallele che tagliano longitudinalmente il paese (decumani), l’origine romana. Gi\u00e0 marchesato della famiglia dei Della Corgna, nel\u00a01617<\/a> Paolo IV<\/a>\u00a0concesse il titolo\u00a0ducale<\/a> a\u00a0Fulvio II<\/a><\/u> che aveva sposato la nobile spagnola Eleonora\u00a0Alarc\u00f2n y Mendozza<\/a>. A quel periodo si fa risalire l\u2019introduzione delle viti di garnacha spagnola (attuale Trasimeno Gamay) nelle terre del ducato.<\/p>\n

Da visitare la Rocca del Leone ed il Palazzo Ducale, con i suoi affreschi del Pomarancio ed altri pittori, progettato dal Vignola e dall\u2019Alessi.[\/vc_column_text][\/vc_column][\/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1488185387679{margin-top: 0px !important;padding-top: 30px !important;padding-bottom: 30px !important;}”][vc_column width=”3\/4″][vc_column_text]<\/p>\n

Narni<\/span><\/h2>\n

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Le prime notizie storiche su Narni, all’epoca “Nequinum”, risalgono al 600 a.C., ma la zona era abitata fin dall’epoca neolitica. Nel 299 a.C. fu colonia romana con nome di Narnia, e nel 233 a.C. divenne importante fortificazione per la costruzione della via Flaminia.
\nNumerosi sono i monumenti di pregio presenti nella citt\u00e0. Tra i principali citiamo la Cattedrale romanica, nella quale si trovano opere del Rossellino e di altri famosi artisti, la chiesa di San Francesco, sorta nel XIII sec., con notevoli affreschi di scuola locale, Palazzo dei Priori, costruito nel 1275 probabilmente da Gattapone da Gubbio e posto nella omonima piazza medioevale. In questa piazza si trova anche il Palazzo Comunale, costruito nel 1273 con l’unione di tre torri, nel quale si possono ammirare: l’Incoronazione della Vergine, realizzata nel 1486 dal Ghirlandaio, il San Francesco Stigmatizzato dello Spagna, l’Annunciazione di Benozzo Gozzoli e una Mummia Egizia del IV secolo a.C.<\/p>\n

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Nocera Umbra<\/span><\/h2>\n

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La posizione geografica, con ampie distese di monti, colline e vallate ricche di acque, ha favorito insediamenti umani a Nocera fin dalla Preistoria, di cui il territorio porta significative tracce. Nel 1986 sono stati ritrovati dei “choppers”, risalenti a circa 500.000 anni fa, che rappresentano i pi\u00f9 antichi reperti del territorio. Varie civilt\u00e0 si susseguirono a Nocera: quella del ferro, la subappenninica, la italica; esse sono documentate da reperti raccolti in musei di Roma e Perugia.<\/p>\n

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Orvieto<\/span><\/h2>\n

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Orvieto \u00e8 una splendida cittadina arroccata su una rupe tufacea, a breve distanza dal Lago di Bolsena.
\nLa citt\u00e0 poggia su un basamento parzialmente in tufo ed \u00e8 circondata da mura difensive costruite con lo stesso materiale. Di estremo interesse risulta il Duomo di Orvieto, la spettacolare cattedrale 14\u00b0 secolo insieme alle rovine etrusche, ove si possono vedere i resti delle mura che cicondavano la citt\u00e0 pi\u00f9 di 2.000 anni fa. Il territorio circostante \u00e8 rinomato per la produzione di vini eccellenti.<\/p>\n

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Perugia<\/span><\/h2>\n

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Perugia \u00e8 il capoluogo regionale dell\u2019Umbria. Dalle mura etrusche, alle pietre medievali, ai marmi di fresca grazia di Agostino di Duccio in S.Bernardino, agli affreschi del Perugino, agli edifici cinquecenteschi o barocchi della Perugia pontificia, qui si pu\u00f2 cogliere la vitalit\u00e0 di quasi tutto il corso dell’arte italiana.
\nCentro artistico della citt\u00e0 \u00e8 Piazza IV Novembre, dove sorgono la Fontana Maggiore, la Cattedrale, la quattrocentesca Loggia di Fortebraccio e il Palazzo dei Priori, uno dei pi\u00f9 superbi palazzi medievali italiani.
\nLe origini di Perugia vanno ricercate nel popolo degli Etruschi che tra il VI e V secolo a.C., in espansione verso il Tirreno, si insedi\u00f2 in molti siti strategici della regione, lasciando numerose testimonianze.<\/p>\n

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Spello<\/span><\/h2>\n

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Allungato su uno sperone del Monte Subasio, il placido borgo umbro di Spello si presenta con le sue case colorate di rosa. Numerosi sono i resti di epoca romana quando Spello, o meglio Hispellum, era \u201csplendidissima colonia Julia\u201d. Di questi secoli di splendore oggi ci restano le mura fortificate romane meglio conservate d\u2019Italia, 3 magnifiche porte di ingresso al borgo, il fitto reticolo di stradine che da maggio a luglio diventano palcoscenico fiorito e raggiungono il culmine con l\u2019Infiorata. Anche il Pinturicchio ha lasciato molti capolavori.: la Cappella Baglioni, la pala d\u2019altare con la Madonna col bambino in trono nella Chiesa di Sant\u2019Andrea.<\/p>\n

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Spoleto<\/span><\/h2>\n

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Spoleto, pur mostrando anche nel tessuto urbanistico evidenti influssi di epoca romana, mantiene sostanzialmente intatto un aspetto antico – medioevale, dovuto al periodo in cui fu prima fiorente Ducato longobardo, e poi importante centro dello Stato pontificio.
\nDal 1958 ospita il Festival dei Due mondi, una manifestazione internazionale di musica, arte, cultura e spettacolo.<\/p>\n

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Todi<\/span><\/h2>\n

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Todi \u00e8 una citt\u00e0 medievale che sorge in cima ad una collina a dominare l\u2019incantevole valle del Tevere.
\nSituata a pochi chilometri da Perugia e Orvieto, \u00e8 circoscritta tra tre cerchia di mura (etrusche, romane e medievali) che racchiudono innumerevoli tesori. Tra le cose da vedere a Todi, una delle vedute pi\u00f9 belle \u00e8 sicuramente quella di Piazza del Popolo, cuore pulsante della cittadina su cui si affacciano alcuni degli edifici pi\u00f9 importanti del centro storico che si contrappongono, con un effetto suggestivo, al complesso religioso.
\nPoco distante si trova la Chiesa di san Fortunato, dedicata al santo patrono della citt\u00e0 ed edificata nel XIII secolo, che conserva nella cripta la tomba del poeta umanista Jacopone da Todi.<\/p>\n

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Torgiano<\/span><\/h2>\n

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Torgiano ha origine da un castello medievale; di quest’ultimo non restano che poche mura diroccate e una torre. Nel XVII secolo i Baglioni vi eressero un palazzo, che la Lungarotti ha adibito a Museo del vino. Torgiano \u00e8 infatti rinomata, in Italia e nel mondo, per i suoi vini DOC e DOCG.<\/p>\n

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Trevi<\/span><\/h2>\n

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Sorta in epoca romana nei pressi della via Flaminia e delle rive del Clitunno, vicino alla citt\u00e0 di San Francesco e alla patria del Sagrantino, Trevi \u00e8 Citt\u00e0 dell\u2019Olio.
\nImmersa tra gli ulivi, Trevi conserva testimonianze romane, come le poderose mura (I secolo a.C.) che cingono il centro abitato, e medievali come porta del Bruscito, porta del Cieco, porta San Fabiano e l\u2019arco del Mostaccio che conferiscono un\u2019atmosfera particolarmente affascinante.<\/p>\n

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ARTIGIANATO<\/a><\/h2>\n

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SPIRITUALIT\u00c0<\/a><\/h2>\n

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MUSICA<\/a><\/h2>\n

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